Matteo Guarnaccia galleria di AntonioColombo. Another FuckinArtshow a cura di Sergio Calatroni | ||||||
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- MATTEO GUARNACCIA
Another Fuckin' Artshow
a cura di Sergio Calatroni
Matteo Guarnaccia, Una piazza a misura D'uomo e di altri esseri, 2009, acrilico su tela, cm 195 x 207 cm
La galleria di Antonio Colombo apre la stagione, a settembre, con una mostra di Matteo Guarnaccia , la prima completa e organica in una galleria milanese, a cura di Sergio Calatroni .
Artista e inventore di mondi, Guarnaccia ha creato un'iconografia unica e slegata dalle mode, il cui tema centrale è l'armonia e la connessione tra tutte le forme di vita.
La sua arte è talmente libera da sfuggire alle etichette e classificazioni che nel corso del tempo hanno provato ad affibbiargli - re della psichedelia, agitatore pop, visionario, Bosch contemporaneo, spirito guida dell'underground. Per lui "underground" non è stata la banalità della trasgressione fine a se stessa, quanto l'amorevole coltivazione di valori etici che sono alla base dell'essere umano.
Si è confrontato con i Preraffaelliti, il Surrealismo, il Dada, la Pop Art, il Primitivismo, l'arte indo-himalayana e precolombiana, per arrivare ad un'essenzialità fatta di humour, erotismo, misticismo, con rimandi ai cartoons degli Anni Trenta.
Come scrive Sergio Calatroni nel suo testo introduttivo, l'arte di Matteo Guarnaccia emana: "Un sapere condiviso e non un sapere celibe. Un sapere che ha il potere di influire e cambiare la realtà delle cose, che non sono immutabili. Un sapere benefico che si allarga sempre di più". E ancora: "Possiede una dimensione prevalentemente votiva che è anche di auspicio, perché segnala delle nuove latitudini delle intuizioni e delle visioni che fanno sempre riferimento all'energia straordinaria della gioia e all'amore. In un'epoca caratterizzata dalla conflittualità e dalla divisione, ogni indizio di richiamo a una dimensione di solenne e solare ammissione al bene è assai preziosa".
Il tema della mostra, provocatoriamente intitolata Another Fuckin' Artshow, riprende l'immaginario felicemente psichedelico della rivista "Insekten Sekte" che l'artista ha fondato (appena quindicenne) e diffuso in tutto il mondo, da Londra a Goa, tra il '69 e il '75; foglio folle, nomade e clandestino, ipotetico luogo di incontro tra Frank Zappa, Lewis Carroll e Carlos Castaneda.
Per l'occasione verrà presentata un'edizione speciale e limitata di alcuni numeri della leggendaria rivista, raccolti in una speciale cartella, accompagnati da un inedito numero fantasma.
Matteo Guarnaccia presenta poi una serie di dipinti su tela e di disegni su carta, da cui si sprigionano lussureggianti mondi tribali e inaspettate mappe fantastiche della città di Milano (proposte per una Expo de-materializzata). Una serie di visioni da giardinaggio cosmico, una guida magica e charming per osservare ciò che ci circonda con occhi diversi.
L'innata curiosità di Matteo Guarnaccia lo ha portato ad affrontare i campi di espressione più diversi. Un atteggiamento in cui il critico giapponese Yaneura ha riconosciuto il più prezioso dna italiano: per lui il nostro artista è un perfetto rappresentante di "Uomo del Rinascimento".
Infatti scorrendo il suo curriculum lo troviamo navigare dall'arte (mostre internazionali, installazioni alla Triennale di Milano o alla Hall of Flowers di San Francisco) alla moda (Biba, Corso Como 10, Vivienne Westwood, Malo); dal design ( Bruno Munari , Atelier Mendini , Italo Rota & Partners, Yoox, Coin) alla scrittura (una ventina di saggi dedicati alle avanguardie/controculture del Novecento); dal giornalismo (Vogue, Rolling Stone, Abitare, Zoom, Gap Japan, Wired, D-La Repubblica, Alias) all'insegnamento (visiting professor alla NABA, DAMS, Domus Academy, Accademia di Carrara, IUAV); dalla curatela (le prime mostre tenute in Europa sulla Skate Art, sul movimento Provos, sulla Psichedelia, la prima esposizione in Italia dedicata a Vivienne Westwood, una mostra dedicata a Giorgio Gaber ) alla musica (Byrds, Donovan, Timoria).
Durante la mostra sono previste, nel mese di Ottobre, alcune serate di musica unplugged con Mino De Martino (ex Giganti), Attilio Zanchi e altri.
Per ulteriori informazioni sulle aperture di START Milano e sul servizio di navetta a disposizione del pubblico:
La mostra inaugurerà venerdì 18 settembre 2009, alle ore 18.00
apertura speciale nell'ambito dell'iniziativa START- Milano - Venerdì 18 fino alle 22 - Sabato 19 dalle 12 alle 21 - Domenica 20 dalle 12 alle 19
rimarrà aperta fino al 7 novembre - da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00
Matteo Guarnaccia è nato il 19 dicembre 1954 a Milano, dove vive e lavora.
Galleria Antonio Colombo opens the season, in September, with an exhibition of the work of Matteo Guarnaccia , the first complete show of its kind in a Milanese gallery, curated by Sergio Calatroni .
An artist and inventor of worlds, Guarnaccia has created a unique iconography, detached from fashions, whose central theme is harmony and the connections between all life forms.
His art is so free that it eludes any attempts to label it or classify it that have been made over time - king of psychedelia, pop agitator, visionary, contemporary Bosch, guiding spirit of the underground. For him, "undergound" has never meant the banality of trangression as an end in itself, but the loving cultivation of the ethical values that form the basis of being human.
He has come to terms with the Pre-Rapahelites, Surrealism, Dada, Pop Art, Primitivism, Indo-Himalayan and Pre-Columbian Art, reaching an essence made of humour, eroticism, mysticism, with reminders of the cartoons of the 1930s.
As Sergio Calatroni writes in his introduction, the art of Matteo Guarnaccia emanates "a shared knowledge not a celibate one. A knowledge that has the power to influence and change the reality of things, which are not immutable. A beneficial knowledge that always continues to widen". And then: "It has a prevalently votive dimension that is also auspicious, because it points to new latitudes of intuitions and visions that always refer to the extraordinary energy of joy and love. In an era marked by conflict and division, every clue that draws us toward a dimension of solemn, sunny admission to goodness is a very precious gift".
The theme of the exhibition, provocatively entitled Another Fuckin' Artshow, reprises the vividly psychdelic imagery of the magazine "Insekten Sekte" the artist founded (when he was just 15) and spread around the world, from London to Goa, between 1969 and 1975; a mad, nomadic, clandestine sheet, the hypothetical meeting place between Frank Zappa, Lewis Carroll and Carlos Castaneda.
For the occasion, a special limited edition will be made of some of the issues of this legendary magazine, gathered in a special folder accompanied by an unpublished "ghost" issue.
Matteo Guarnaccia is also showing a series of paintings on canvas and drawings on paper that unleash luxuriant tribal worlds and unexpected, fantastic maps of the city of Milan (proposed for a de-materialized Expo). A series of cosmic garden visions, a magical, charming guide to help us observe the world around us with new eyes.
The inborn curiosity of Matteo Guarnaccia has led him to approach the widest range of fields of expression. An attitude the Japanese critic Yaneura has recognized as the most precious aspect of Italian DNA: for him, our artist is a perfect example of the "Renaissance Man".
In fact, looking through his biographical notes, we see him navigating from art (international exhibitions, installations at the Milan Triennale of the Hall of Flowers in San Francisco) to fashion (Biba, Corso Como 10, Vivienne Westwood, Malo), from design ( Bruno Munari , Atelier Mendini , Italo Rota & Partners, Yoox, Coin) to writing (about 20 essays on 20th-century avantgardes/countercultures); from journalism (Vogue, Rolling Stone, Abitare, Zoom, Gap Japan, Wired, D-La Repubblica, Alias) to teaching (visiting professor at NABA, DAMS, Domus Academy, Accademia di Carrara, IUAV); from curating (the first exhibitions held in Europe on Skate Art, on the Provos movement, on Psychedelia, the first Italian show on Vivienne Westwood, a show on Giorgio Gaber) to music (Byrds, Donovan, Timoria).
During the exhibition, throughout October, the gallery will present a series of special musica l unplugged events featuring Mino De Martino (former member of Giganti), Attilio Zanchi and others.
For further information about START Milano openings and the shuttle service available for visitors:
Opening Friday 18 Sept 2009 at 18.00
special hours during START - Milan - Fri 18 until 10pm - Sat 19 from 12pm to 9pm - Sun 20 from 12pm to 7pm
on view until 7 November
Tues - Sat 15.00 - 19.00
Matteo Guarnaccia was born on 19 December 1954 in Milan , where he lives and works.
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